All’università le radici dei cipressi piantati dal Comune due anni fa sono state cosparse di sale per seccarli e un arbusto spezzato davanti alla prefettura
TERAMO – Per dei vandali che si… pentono, ne compaiono altri a cui davvero piace solo sfregiare la propria città. Ricordate i due giovani immortalati dalle telecamere del parcheggio multipiano di piazzale San Francesco mentre imbrattavano i muri con scritte in vernice spray rossa? Ebbene l’appello della Costruttori Teramani, la società che gestisce la struttura, proprio ai due giovani, ha sortito l’effetto sperato: avevano una settimana di tempo per presentarsi e… redimersi, non hanno atteso nemmeno 48 ore e di sono presentati, accettando di buon grado di indossare le tute, impugnare i pennelli e utilizzare altra vernice, stavolta bianca, per ricoprire lo scempio che avevano fatto.
Scrivono i Costruttori Teramani su Facebook: “I ragazzi ci hanno contattato e hanno risposto prontamente alla nostra convocazione. Supportati dalle famiglie hanno mostrato tutto il pentimento e scusandosi, si sono messi subito a disposizione per riparare alla bravata commessa. Siamo confortati dalla loro pronta risposta, nell’assumersi la responsabilità delle loro azioni, di aver fatto la scelta giusta! Ora il danno è ripristinato!“. Tutto è bene quel che finisce bene, anche se molti discutono sulla eccessiva benevolenza dei gestori e avrebbero preferito il pugno duro. L’importante è (si spera) che la lezione sia servita.
Sarebbe interessante invece dare un nome e un cognome, e sicuramente anche una esemplare punizione commisurata al danneggiamento, ma soprattutto scoprire cosa passa per la testa di quelli che si sono divertiti a spezzare un arbusto di quelli piantati nei vasi di arredo del Corso, posizionato addirittura dinanzi alla prefettura di Teramo. E’ l’assessore alle manutenzione Valdo Di Bonaventura a denunciare l’accaduto, sempre con accorato rammarico, aggiungendo anche un altro squallido di inciviltà, se vogliamo più imbecille del primo, e che fa intuire uno scientifico intento vandalico: qualcuno ha cosparso di sale, svuotandone addirittura un sacco, la base radicale di due cipressi di circa 4 metri piantati due anni fa nei pressi dell’Università di Teramo. L’intento è chiaro come purtroppo la conseguenza: ‘bruciare’ le radici delle piante e farle seccare. Uno sfregio bello e buono insomma.
Scrive l’assessore Di Bonaventura: “Gli atti di inciviltà che si manifestano ripetutamente nella nostra città sembrano non avere limiti. Questi due episodi ne sono la dimostrazione. C’è chi crea e si impegna per rendere la città più bella e chi distrugge per vincere la noia o per affermare il proprio protagonismo. Sembra una lotta destinata a non avere mai fine anzi sembra che si acuisce proprio nel momento in cui l’Amministrazione Comunale dimostra più attenzione all’estetica, alla bellezza della città. La bellezza è un compendio di ordine e pulizia, il vandalismo è sinonimo di degrado che sicuramente tende ad abbruttire le nostre anime”.
Come non dargli ragione?